![roccafluvione roccafluvione](http://traveldifferent.it/wp-content/uploads/2012/04/roccafluvione.jpg)
Il quinto giorno del blog tour Dreaming – Terre del Piceno è iniziato con un’uscita a Roccafluvione dove abbiamo risalito la collina e raggiunto la tartufaia di Ezio e Norma Piconi, proprietari anche del B&B Rifugio dei Marsi, dove alcuni di noi alloggeranno in questi ultimi giorni.
Questa tartufaia artificiale, realizzata circa 20 anni fa, ospita 1000 piante da roverella dalle quali vengono prodotti tartufi neri. Norma ci ha spiegato che questi tartufi vengono prodotti tramite un procedimento alternativo: le radici della piccola pianta vengono immerse in una soluzione composta da acqua, zucchero e spore tartufigene dopodiché piantata in un piccolo vaso per circa 2 anni e messa poi a dimora in un terreno adatto a tale coltivazione. Dopo 5 anni circa la pianta può dare il primo frutto, ed è a quel punto che il cane da tartufo riesce a scovarlo.
E così, davanti ai nostri occhi incuriositi, Lillo, il cane da tartufi di Ezio, marito di Norma, ha iniziato ad annusarsi attorno e con l’aiuto del suo addestratore e padrone ha ritrovato vari tartufi nascosti nel terreno. Povero Lillo però, intorno a sè aveva una decina di personaggi strani dotati di videocamere e macchine fotografiche: si è sentito un po’ in soggezione, ma il suo fiuto non l’ha tradito!
Dopo la visita alla tartufaia ci siamo spostati verso Forcella di Roccafluvione. Qui siamo entrati in un luogo quasi incantato. Scendendo in direzione Centrale, dopo una breve discese, siamo infatti arrivati al Mulino Pimpili, un mulino immerso nella natura, nel completo silenzio del bosco, accanto a una cascata. Un posto meraviglioso insomma!
Ombretta, la proprietaria del mulino, ci ha fatto visitare quello che oggi è adibito a location vacanziera per viaggiatori che amano la pace ed il relax. Il Mulino Pimpili infatti offre un servizio di B&B o mezza pensione presso l’Agriturismo Arcera (a 1 km di distanza) e, oltre che avere una posizione davvero incantevole ed essere un vero “chicchino”, i prezzi sono ottimi (vi lasciamo il numero di cellulare se forte interessati: 3476700575).
Dopo questa breve tappa rigenerante (quel posto sembra quello del film Laguna Blu!) ci siamo diretti verso un luogo davvero insolito, sconosciuto a gran parte del pubblico italiano: Rocchetta, nel comune di Acquasanta.
Questo è un borgo fantasma del 1400, disabitato dal 1977. Molto suggestivo e tutto da ammirare, come potete ben immaginare. Considerate poi che questo piccolo paesino composto da una decina di edifici è collocato in cima ad una montagna, circondato da grotte e raggiungibile attraverso un’unica via, uno sterrato. Ci è stato raccontato che tra il 500 e il 600 Rocchetta era il borgo più popoloso di Acquasanta. Per quanto riguarda aspetti più insoliti, ci sono due storie che riguardano questo paesino. La prima circa un vescovo che a fine 600 fu incaricato di raggiungere Rocchetta per dare la benedizione pasquale. Ma così non accadde e in una lettera inviata a Roma il vescovo scriveva che le pessime condizioni del tratturo consentivano la salita solamente a dorso di asino. La seconda riguarda anch’essa un vescovo che intorno al 1700, dopo una visita al borgo, scrisse che a Rocchetta gli abitanti vivevano all’interno di grotte.
Dopo la gita al borgo abbandonato abbiamo raggiunto la vicina Agore, dove abbiamo pranzato tutti assieme grazie all’ospitalità di Simone Mariani, con il quale successivamente abbiamo fatto visita a 3 dei 4 abitanti del piccolo borgo (dei simpatici vecchietti!) che si sono prestati per dei video in pieno stile storytelling. La signora Getta, il marito Rinaldo e la sorella Pasqua ci hanno raccontato com’erano un tempo Argore e Rocchetta, cosa loro solevano fare durante le giornate, come realizzavano il formaggio fatto in casa e molte altre storie. E’ stato un momento davvero piacevole e soprattutto interessante, raccontato dai veri protagonisti del territorio piceno.
Dopo questa bella giornata all’aria aperta, tra cascate e rovine, siamo andati a cena presso l’Agriturismo Laga Nord a Umito, in frazione di Acquasanta Terme. Qui siamo stati ospiti di Ascensio Santini, proprietario nonché presidente dell’Associazione Turistica La Terra delle Meraviglie. Questa cena ci è piaciuta molto: antipasti di salumi e formaggi, due primi, tagliatelle col cinghiale e tagliatelle con funghi porcini e tartufo, e grigliata di carne. Particolarmente buone le bistecchine di maiale, di agnello e gli arrosticini per concludere poi con “il principe” della serata, il famoso vino cotto, o come direbbero da queste parti lu vi cottu.
Per scoprire cosa vedremo nei prossimi due giorni seguiteci su twitter con l’hashtag #dreamingpiceno e tornaste a leggeteci domattina per leggere il nuovo post di Dreaming – Terre del Piceno!